Con il pesce bisogna fare molta attenzione, sia per mangiarlo che per servirlo. Certo se si è in famiglia non fa niente, gli errori e la confusione sono perdonabilissimi, ma se per caso ci sono ospiti, per quanto l’occasione possa essere informale, bisogna saper usare le mani e le posate nel modo giusto.
Anche perchè è il padrone di casa a dare il buon esempio e se attacca a mangiare i gamberi, ad esempio, portandoli direttamente alla bocca e ‘lavorando’ con i denti, può creare sconcerto negli altri commensali, che in teoria sarebbero costretti a seguirne l’esempio. Proprio il caso dei gamberi è uno dei più frequenti in cui regna la confusione, mentre non dovrebbe esistere incertezza: si puliscono infatti con il coltello e la forchetta, non con le mani. Non si mangiano neanche con le mani. Si fa perno sulla forchetta per tenere il gambero fermo, con il coltello si toglie l’involucro esterno, e poi con la forchetta si porta il gambero alla bocca. Ci vuole un pò di pratica, questo va detto, perchè non sempre il guscio viene via in un colpo solo, perfettamente integro e rapido da scansare. Ma va detto anche che se il guscio si rompe, si spezzetta, non succede niente, l’importante è appunto che venga rimosso con il coltello.
Nel caso in cui si tratti invece di un pesce senza lische e sfilettato, come ad esempio una fetta di pesce spada, ci troviamo nella situazione migliore che possa capitare quando a tavola c’è il pesce, perchè non dobbiamo fare assolutamente nulla. Il coltello è bandito, non va assolutamente utilizzato su un pesce tenero che non contiene peraltro lische; si taglia con la forchetta e con la stessa forchetta si porta alla bocca. Una meraviglia.
Altra situazione felice riguarda la frittura, ugualmente comoda da gustare. Per metterla nel piatto si utilizzano cucchiaio e forchetta, e per mangiarlo serve solo la forchetta, il coltello non ha ragione di partecipare. Se proprio si ha bisogno di un aiuto per sollevare calamari e ‘pescetti’ vari, si può ricorrere ad un pezzetto di pane, ma in genere non serve.
Per chiudere consideriamo infine una delle pietanze più odiate: il pesce con le spine. Premesso che sarebbe compito della padrona di casa pulirlo e presentarlo in tavola già privo di lische, se ci viene presentata una bella spigola accuratamente richiusa, a dimostrazione che nessuno ci ha messo mano dopo la cottura, non ci rimane che metterci le nostre. In questo caso, con la forchetta si tiene il pesce e con il coltello si tolgono le lische, partendo dalle grandi centrali per finire con le più piccole, quelle che si nascondono tra le pieghe della carne più morbida. Una piccola raccomandazione: sollevare ogni tanto la testa dal piatto, cosa che molti dimenticano di fare quando sono assorti nella pulizia del pesce.