La vaniglia è l’aroma più famoso del mondo, lo si ottiene da una pianta rampicante appartenente alla famiglia delle orchidee, una specie di liana a fusto cilindrico, verde e flessuoso, dotato di radici avventizie, con foglie lunghe e fiori con una tonalità tra giallo e verde. E’ facilmente coltivabile come pianta da interno o in serre o gazebo posizionati negli ambienti esterni (non ama infatti la luce diretta) anche per coloro che non hanno il pollice verde. E’ originaria del Messico e nell’antichità gli Aztechi CI preparavano una bevanda mescolandola al cacao. Fu l’esploratore Cortès ad importarla in Europa agli inizi del XVI secolo. La pianta però era difficile da sfruttare perché la sua fecondazione naturale è resa difficile dalla sua morfologia. Solo a metà del XIX secolo iniziò la vera diffusione grazie alla scoperta di un metodo di impollinazione manuale da parte di Edmond Albius. L’isola di La Riunione fu trasformata in una enorme coltivazione e divenne il storicamente il primo leader della produzione di vaniglia. Di li a poco i coloni di La Riunione esportarono la pianta anche su un’isola vicina, il Madagascar, che in breve tempo surclassò La Riunione divenendo il primo produttore mondiale. I fiori di questa orchidea orchidea non sono molto grandi (4×6 cm) e di colore giallo-verde. Normalmente in tutta la pianta si apre un solo fiore al giorno e tutta la fioritura della pianta dura circa un mese. La particolarità dei fiori è che si aprono al mattino e si richiudono la sera e non si riaprono più.
La vaniglia fa parte della famiglia delle orchidee ed è l’unica a produrre frutti commestibili. Come detto i fiori devono essere impollinati manualmente; Della vaniglia si utilizzano i frutti che vengono raccolti ancora acerbi, verdi, senza alcun aroma. Per ottenere il prodotto commestibile la fase successiva è la preparazione delle guaine di vaniglia, un lavoro lungo e noioso che può essere effettuato per gran parte solo manualmente. Per avere un chilogrammo di bacelli di vaniglia ci vogliono circa 7 kg di bacelli verdi. Per quel che riguarda le cure colturali come pianta da interno nei paesi a clima moderato, come in Europa, la vaniglia richiede un ambiente non secco ed una buona esposizione al sole possibilmente accanto ad una finestra, ma senza sole diretto. Quanto alla riproduzione piante la vaniglia è moltiplicata per talea di tronchi. La talea una volta presa deve essere seccata una decina di giorni all’ombra prima di essere trapiantata in un piccolo vaso con terriccio molto umido ed humus. L’irrigazione o le innaffiature debbono essere frequenti (si possono diminuire però in inverno) così come la nebulizzazione delle foglie che deve aiutare a ricostruire il più possibile l’ambiente umido favorevole all’espansione di questa orchidea. Un fertilizzante per piante liquido aggiunto ogni 10 giorni alla pianta in primavera aiuta la vaniglia a crescere in maniera più rigogliosa.