Ecco oggi qualche utile dritta per imparare a conoscere e quindi riconoscere il linguaggio dei criceti, entrati ormai a far parte “di diritto” come animali domestici nelle case degli italiani, al pari di cani e gatti.
Questi simpatici e dolci animali, comunicano infatti con i propri simili e con l’uomo tramite con veri e propri fischi ma anche direttamente con i loro comportamenti e gesti, anche più comuni.
Comportamenti che non devono essere sottovalutati, infatti se ad esempio osservandoli li si trova impegnati a mordere le sbarre della gabbia in continuazione, questo è sinonimo di particolare nervosismo o di noia, pertanto l’animale vuole richiamare l’attenzione o sta chiedendo uno degli oggetti che usa di consueto “per lavare i denti”.
Seguendo sulla scia comportamentale, la principale occupazione del criceto, sia in natura che in gabbia, è indubbiamente quella di immagazzinare il cibo all’interno delle tasche laterali delle guance, per trasportarlo all’interno della tana!!
Quanto al lato vocale, se si sente il criceto che emette dei brontolii o degli squittii è bene stargli alla larga, in quanto vuol dire che è infastidito, particolarmente nervoso e molto probabilmente vuole essere lasciato in pace e restare da solo.
Non da meno, se è chinato ed ha le orecchie all’indietro, significa che è di cattivo umore, mentre ad esempio se al contrario sta seduto con il busto eretto, vuol dire che qualcosa ha attirato tutta a sua attenzione e quindi la sta osservando … o per meglio dire tenendo d’occhio!
E’ infine bene tener presente che il criceto in caso di pericolo, assume delle particolari posizioni, giacendo sul dorso, restando immobile oppure alzando le zampette anteriori.